V per Vendetta.

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“V per Vendetta”. Un titolo che non mi è piaciuto. L’idea che da è quella del film tamarro alla XXX in cui se una macchina va addosso a un cassonetto esplode. Così ho deciso di non andarlo a vedere. Invece, complice un brano della colonna sonora e diversi altri dettagli mi è stato consigliato da una persona che non poteva non essere certa mi sarebbe piaciuto.
Raramente sono così preso da un film al cinema di questi tempi eppure…

V For Vendetta
V For Vendetta

V per Vendetta è tratto dall’omonimo fumetto di Alan Moore, illustrato da David Lloyd pubblicato nella prima metà degli anni 80. La storia racconta di una società inglese simile a quella di 1984 di Orwell in cui un partito estremista ha imposto un regime totalitario attraverso l’eliminazione della libertà di opinione, l’eliminazione delle minoranze e il controllo totale sulle attività dei cittadini.
In questa futura società V, un misterioso uomo mascherato, anarchico radicale e desideroso di riportare libertà e giustizia convince la bella Evey a combattere al suo fianco per liberare la nazione.
V è travestito da Guy Fawkes, personaggio storico protagonista nel 1605 della “cospirazione della polvere da sparo”, un complotto contro la nobiltà inglese.
Il testo a mio avviso è molto bello e il personaggio decisamente “artistico”, la storia è molto attualizzata e contiene una profonda riflessione politica sul mondo attuale. Spesso viene fatto riferimento alla non casualità degli eventi, all’assenza di un destino scritto a priori, e al fatto che tutto ciò che accade non è altro che frutto delle azioni realizzate precedentemente.
Piuttosto palese è la polemica verso l’attuale politica estera degli Stati Uniti e verso il potere dell’informazione e i suoi simboli, allo stesso tempo mostra la fragilità di quest’ultima davanti a un popolo che prenda vera coscienza della realtà, e alla satira.
Stupenda la scena finale.
Pieno di citazioni da Shakespeare, Dickens, Einstein….
insomma, per me davvero un film stupendo, per ciò che racconta, per ciò che vuole rappresentare, per le scene, la fotografia, la musica, le continue citazioni, la poesia che lo pervade.
Bello. Bello. Bello.

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Questo blog non è solo sull’Uso Consapevole Delle Tecnologie

Questo è un blog politico. Che piaccia o no. Ma difficilmente mi si vedrà schierato a favore di un partito, o contro un partito… per partito preso.
Politica è essere o non essere razzisti, essere o non essere a favore dei diritti e delle libertà, politica è scegliere di buttare per terra una cartaccia o di raccoglierla e metterla in un cestino della differenziata, politica è scegliere tra accogliere o discriminare, sono tutte cose che non sono di destra o di sinistra, che non dovrebbero appartenere a l’uno o all’altra fazione politica. Sono “cosa pubblica”, sono bene pubblico.
Qui puoi leggere di più sulla mia idea di politica

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