Era mentre osservavo quegli occhi, i tuoi, i suoi, quelli di Lei che sta accadendo, proprio ora mentre osservavo nei tempi antichi la loro luce, e mentre stava accadendo come un fiore la mia corolla si apre, lentamente i petali si stanno schiudendo e lasceranno entrare questa luce che sta scaldando il mio corpo, illuminando l’interno del mio corpo, scaldando quello che era il mio corpo, la mia mente schiusa alle emozioni che non avevo mai incontrato prima. Fu quel giorno che amai l’ansia, che amai il battere forte del
Categoria: Sbalzi d’umore
I miei sbalzi di umore. Articoli spesso rabbiosi, o dolci, o tristi o felici. Sbalzi di umore insomma. Dice già tutto.
Spostamenti
Non è nulla, è tutto, è qualcosa. Penso, penso ancora decido complotto alle mie spalle e scelgo poi d’un tratto al vedere il tuo sorriso qualcosa si sposta. Come se cadessi e poi mi spostassi di lato, o come il mondo si spostasse, come se il tuo volto fosse una tessera di quei mini puzzle fatti di otto quadrati ed uno spazio e come se questa tessera facesse d’un tratto due movimenti, in basso, a sinistra o come il resto dell’universo facesse il movimento opposto. Non è nulla, è tutto,
Fumo
“Ricorda di quando iniziò ad avere queste fantasie?” Fantasie? “Si, omicidi morti, cose di questo genere” Io non ho di queste fantasie, e soprattutto non vedo perché dovrei averne, al limite ho fatto qualche sogno, poco altro. “Bene, ricorda quando è iniziata questa sua ossessione, questa serie di sogni, questo suo pensare alla morte di donne?” Non credo di esserne ossessionato, nel modo più assoluto, mi capita qualche volta di pensarci, si come può capitare di pensare nuda una bella donna che passa, ma non direi di esserne ossessionato o
La danza dell’essere infiniti
Sono passate alcune notti da che ti ho sognata, ma resta indelebile la sensazione mentre sfumano i ricordi come fumo nel vento.Ricordo d’essermi svegliato immerso nella sensazione d’infatuazione con cui nella più piena adolescenza ci si innamora la prima volta, ricordo di essermi svegliato stupito dal sogno stupendo e perfettamente coerente appena fatto.Volevo alzarmi dal letto e scriverlo per filo e per segno, con il suo inizio, lo svolgimento e la fine perfetta come mai avrebbe potuto essere una storia ragionata a tavolino, rimasi a letto a cullarmi del tuo
L’uomo nero
Non riesco a capire.Qualcosa è cambiato, ma non focalizzo se a cambiare sia stato il mondo, lentamente, o la mia mente. Cammino, mi guardo attorno e vedo cloni, cloni di cloni, e altri cloni. Guardo il volto delle persone, i vestiti, i movimenti, gli argomenti. Cloni, cloni di cloni ed altri cloni.Ogni persona che incontro, ogni persona con cui parlo, inaffidabile, presa dai pensieri di qualcosa che crede essere solo un suo problema ma che è identico ai finti problemi di tutti quelli che lo circondano, incapace di mantenere parola
Vaghe divagazioni
A volte capita di trovare un brano musicale, per caso, per destino, o per sconosciuta serendipità, oggi ne sto ascoltando ossessivamente uno, in questi giorni ne stavo ascoltando ossessivamente un altro.Sono settimane che vorrei scrivere qualcosa che si chiamerà “Il Destino Razionalista” che spiega tutto questa serendipità che ognuno incontra ogni giorno nella propria vita, ma lo spiega nel modo più scettico e razionalista che mi sia mai capitato di pensare: il destino concetto irrazionale spiegato con il razionalismo.Nel frattempo, questo razionale lato si scontra contro incontri contrari al controllo,
Parto.
Il mio cervello corre, corre.Persone convivono, vivono, corrono in ogni direzione.Razionale irrazionale.Corre. Per strada mi ritrovo a fare strade che non ho mai fatto ma che conosco,strade nuove, vecchie, sconosciutamente conosciute. Ci sei tu che corri nel cervello.Corri, corri come non mai,-ho letto da qualche parte che una pallottola che attraversi la testa ed entri diagonalmente finisca per girare radente al cranio e ruotare per tutto esso all’interno-Corri e ti guardo e rido a vederti correre. Nella mia testa. Non posso chiudere nel cassetto una cosa così grande che non
Il sogno nel cassetto
Non si possono nascondere le persone nel cassetto,i sogni, gli istanti, i momenti,non le persone. Poi un giorno apri quel cassetto e tornano i sogni,tornano gli istanti, tornano i momenti. Ed allora ti accorgi che le persone non le hai mai nascoste,non se ne sono mai andate,non le hai mai lasciate e mai ti hanno lasciato. Scopri che ieri è come oggi e oggi come domani,che il tempo è fatto di pieni e di vuoti e che i vuoti non sono che collegamenti tra i pieni che sono la vita.
Saldi inferno 2015
40 minuti per arrivare 10 minuti per girare l’intero centro commerciale e decidere che non c’è nulla che valga la pena (e che per la cronaca ora vanno di moda anche gli uomini anoressici) 40 minuti per uscire dalla bolgia tornare Anche quest’anno dirotterò i miei soldi altrove: un bel paio di ciaspole e via sulla neve!
“La solitudine”
Bisogna essere molto fortiper amare la solitudine; bisogna avere buone gambee una resistenza fuori dal comune; non si deve rischiareraffreddore, influenza e mal di gola; non si devono temererapinatori o assassini; se tocca camminareper tutto il pomeriggio o magari per tutta la serabisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersi non c’è;specie d’inverno; col vento che tira sull’erba bagnata,e coi pietroni tra l’immondizia umidi e fangosi;non c’è proprio nessun conforto, su ciò non c’è dubbio,oltre a quello di avere davanti tutto un giorno e una nottesenza doveri o limiti di qualsiasi
Uno sguardo di fiori
Quante volte ho iniziato a scrivere qualcosa che iniziava con “osservando il tuo sguardo?” ma è da lì che parto a creare mondi, da uno sguardo, da un sorriso talvolta e il tuoi non sono come altri, non sono gli unici al mondo, non sono i migliori ne i peggiori ma sono i tuoi, e così osservo il tuo sguardo, gli occhi chiari ad osservare me mentre osservo il mare dietro te, osservo il tuo sorriso -mai malinconico- rivolto nella mia direzione aprirsi come uno squarcio di luce nel cielo.Penso
Autunno
Credo che l’autunno sia la mia stagione preferita, quella ricca dei colori caldi delle foglie, quella delle piogge fredde che lavano i ricordi lasciandone solo ciò che conta, quella delle prime nebbie dove nascondersi passeggiando lontani dal mondo, quella dove il lago inizia a pulirsi dal turismo e dal plancton diventando azzurro e trasparente, quella in cui posso indossare le camice e il cappotto nero, quella in cui posso andare in montagna e la montagna è solo mia, quella in cui posso correre sotto la pioggia o nella nebbia per