L’opinione pubblica è da sempre un fattore importante che tende però a sbilanciare il concetto di democrazia in maniera non lineare. Basti pensare al concetto che nel calcio conti più l’opinione del pubblico rispetto ai risultati per rimuovere un allenatore della nazionale, o che lo stesso possa valere in talune situazioni per quanto riguarda ministri in politica. In quei casi una percentuale urlante determina una scelta prettamente economica (nel caso del calcio) o di mero consenso (nel caso della politica) non dettata da una reale maggioranza in quanto in genere la reale maggioranza è semplicemente quella in silenzio: se non ho motivo di lamentarmi non mi metterò ad alzare la voce e lascerò che chi alza la voce si scaldi senza il mio intervento.
Fino a poco tempo fa avrei creduto non fosse necessario fare un ripasso su cosa significhi democrazia e probabilmente per la larga maggioranza di chi segue questo blog non è necessario; tuttavia, nel dubbio ci tengo a ricordare che una democrazia si muove sul volere di una maggioranza e non delle piccole minoranze che urlano più forte.
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